AUTRICE: Carola Rifino
EDITORE: Autopubblicato
GENERE: Young adult
PAGINE: 668
PREZZO: €17,00 CARTACEO // €1,99 EBOOK
DATA USCITA: 31 Agosto 2019
LINK D’ACQUISTO DI AMAZON: Qui
TRAMA
Emilia è una donna forte e indipendente. Nella vita ha concentrato le sue energie nella carriera, trasformando i suoi sogni in un lavoro.
È la crisi emotiva di Clotilde, la sua migliore amica, a portarla ad Amsterdam, trattenendola in città fino alla vigilia di Natale.
Di certo non immaginava che quella decisione finisse per farla ritrovare con il cuore in gola per colpa di un uomo!
Aveva promesso a se stessa di concedersi una pausa dalle relazioni, ma quegli occhi color serenity, così chiari e tormentati, non riescono a non attrarla.
Peccato che appartengano ad Ares, un uomo nichilista ed egoista, il cui cuore è andato perso sotto molti strati di paura.
C’è solo una persona alla quale mostra la sua vera anima, l’unica per cui farebbe di tutto: suo fratello adottivo Josh.
È stato lui a dargli la forza di andare avanti ogni volta che il destino gli si è accanito contro.
Negli anni Ares ha imparato a prendere tutto ciò di cui ha voglia: che si tratti di una notte di piacere, di una corsa nell'oceano gelato, o di un’emozione a cui non sa dare il nome.
Nel momento in cui incrocia Emilia, decide che vuole lei. Non gli importa che sia un'amica di Elis, la ragazza che sta evitando da settimane, né se rischia di creare un problema a Josh. Lui desidera conoscerla, sapere come fanno i suoi occhi a perdersi in un cielo stellato quando si trovano in una stanza buia, scoprire qual è il pensiero che ogni tanto si affaccia nella sua mente offuscandole il sorriso.
Emilia, però, non sembra intenzionata a cedergli. Il suo orgoglio affascina Ares, al punto tale da metterlo davanti alla più spaventosa delle domande: se fosse lei la donna che può far tornare il suo cuore ad amare?
Emilia è una donna forte e indipendente. Nella vita ha concentrato le sue energie nella carriera, trasformando i suoi sogni in un lavoro.
È la crisi emotiva di Clotilde, la sua migliore amica, a portarla ad Amsterdam, trattenendola in città fino alla vigilia di Natale.
Di certo non immaginava che quella decisione finisse per farla ritrovare con il cuore in gola per colpa di un uomo!
Aveva promesso a se stessa di concedersi una pausa dalle relazioni, ma quegli occhi color serenity, così chiari e tormentati, non riescono a non attrarla.
Peccato che appartengano ad Ares, un uomo nichilista ed egoista, il cui cuore è andato perso sotto molti strati di paura.
C’è solo una persona alla quale mostra la sua vera anima, l’unica per cui farebbe di tutto: suo fratello adottivo Josh.
È stato lui a dargli la forza di andare avanti ogni volta che il destino gli si è accanito contro.
Negli anni Ares ha imparato a prendere tutto ciò di cui ha voglia: che si tratti di una notte di piacere, di una corsa nell'oceano gelato, o di un’emozione a cui non sa dare il nome.
Nel momento in cui incrocia Emilia, decide che vuole lei. Non gli importa che sia un'amica di Elis, la ragazza che sta evitando da settimane, né se rischia di creare un problema a Josh. Lui desidera conoscerla, sapere come fanno i suoi occhi a perdersi in un cielo stellato quando si trovano in una stanza buia, scoprire qual è il pensiero che ogni tanto si affaccia nella sua mente offuscandole il sorriso.
Emilia, però, non sembra intenzionata a cedergli. Il suo orgoglio affascina Ares, al punto tale da metterlo davanti alla più spaventosa delle domande: se fosse lei la donna che può far tornare il suo cuore ad amare?
Parto con il dirvi che “Pride” è un libro particolare.
Puoi avere con lui due tipi di rapporti: amore o odio. Io l’ho amato, mi è piaciuto tantissimo.
Sin dal primo volume di questa saga ho desiderato di aver un maggiore approccio con Ares, non tanto con Emilia perché non mi ispirava fiducia, ma in lui, l’ho sempre visto con indosso una maschera e mi ha subito incuriosita.
In questo libro i personaggi sono caratterizzati benissimo, fin troppo per certi aspetti considerando che questo volume ha una quantità di pagine infinita, circa, ma sicuramente sarebbe stato insolito non curarsi dei protagonisti, anche perché non è un semplice libro, dietro tanta fatica e tanto lavoro si nasconde un piccolo capolavoro.
Carola l’ha fatto e anche in maniera professionale, si è immedesimata nel ruolo di lettrice ed è riuscita a lasciarmi a bocca aperta.
Era inutile continuare a pensare a ciò che saremmo potuti essere se non fossi stato chi eravamo.
Emilia mi rispecchia tantissimo, ma ammetto che le prime impressioni sul primo volume di questa saga non sono state positivissime. La trovavo troppo simile a me, identica e non sempre gli autori mettono una ragazza così forte, caparbia, ma sognatrice e infondo con un grande cuore come protagonista di un libro.
In Pride l’ho trovata adatta, come se lei e la storia fossero una cosa sola.
Avevo imparato a mie spese che la vita era troppo breve per avere dei rimpianti.
Ares invece è il sogno proibito di una donna, non per la sua bellezza, ma per la sua intelligenza, cultura cinematografica e per la sua semplicità.
Perché se dovessi descriverlo con tre parole una di queste sarebbe sicuramente semplice.
Sembra tutto il contrario dalla trama, ma vi assicuro che non lo è, ha indosso una maschera per proteggersi dal mondo esterno, dalle persone che lo circondano in quanto sono false e spente.
Non ho mai capito per quale motivo ciò che aspetti, accade quando meno te lo aspetti; e ancor meno, perché deve essere così diverso da quello che si credeva sarebbe stato.
Il libro mi è piaciuto tantissimo, Carola mi riesce a stupire sempre. Ha un linguaggio semplice, ma ricercato. Cura i minimi dettagli e descrive tutta la vita di una persona in un libro senza farti stancare di leggere le pagine.
Un’unica cosa mi ha lasciata un po’ perplessa, ed è stata la mole del libro. Ammetto che ho avuto difficoltà a finirlo non perché non mi piacesse o perché è scritto male, ma era troppo troppo lungo e perché la scrittura interna era troppo piccola.
Sicuramente l’avrei apprezzato di più se il libro fosse stato diviso in due volumi, sicuramente mi avrebbe colpita maggiormente.
Nessun commento:
Posta un commento