Titolo: Pulviscolo di Momenti
Autore: Stefano Peradotto
Editore: Ancora non pubblicato
Narrazione: Terza Persona
Voto: 3/5 ⭐
Trama:
In una Torino magica e romantica si intrecciano le
vicende di due coppie alle prese con la crisi del
loro rapporto: Marco e Chiara, due quasi trentenni
destabilizzati dal difficile passaggio all’età adulta, e
il dott. Ettore Marino e consorte, gattopardi
ancorati a un mondo (e a un sistema di disvalori)
destinato a sbriciolarsi dopo la crisi economica del
2008. Se Marco e Chiara sono ulteriormente messi
in difficoltà da due tradimenti più o meno effettivi
– quello di lui con Ilenia, una procace e libertina ex
compagna di università, e quello di lei con il
collega Gianluca, prototipo del ragazzo per cui
perdere la testa – a insidiare i Marino sono invece
una temuta ispezione aziendale e
la sete di vendetta di un dipendente a lungo vessato.
Pur appartenendo a mondi lontanissimi, i protagonisti
sono destinati a convergere in uno stesso luogo
e nello stesso momento:
un Big Bang dal quale la vita di tutti loro non potrà che uscire cambiata
per sempre. Chissà se in meglio.
Per ora è ancora un manoscritto, L’autore insieme alla piattaforma bookabook, stanno
raccogliendo dei fondi per poterlo pubblicare, la data è fissata per dicembre 2019.
L’autore racconta la vita di alcune persone che vivono a Torino.
Chiara e Marco, trentenni e con una relazioni in crisi .
Lei è una giovane architetto, lavora per uno studio con dei ritmi infernali e con uno stipendio
misero.
Lui invece è a casa, dice di voler trovare un lavoro, ma in realtà vive in un mondo tutto suo, fatto di
poeti e di speranze.
La seconda coppia che si andrà a incontrare è più “vissuta” ma anche loro con una crisi. Lui, Dott.
Marino, di origini meridionali e naturalizzato al nord, ha raggiunto il suo obbiettivo ovvero quello
di essere ricco e potente, ma nell’industria metal meccanica però non fa sconti a nessuno. Il Dott.
Marino dovrà sostenere un´ispezione da parte della “Casa Madre”.
Maria Teresa, sua moglie, maschera una stupidità di maleducazione, perché pensa di essere una
persona diretta, ma in realtà è una persona grezza e sfacciata. Maria Teresa inoltre annega i suoi
problemi letteralmente nell’alcool. Quindi questa famiglia è allo sbando con un figlio molestatore,
una moglie alcolista e un marito assente.
Federico è l’assistente del Dott. Marino, un ragazzo insicuro e ansioso, perennemente sudato e
vestito male così subendo tutte le angherie dei colleghi e del capo.
Infine, troveremo Anselmo, un barbone appostato sotto l’appartamento minuscolo di Marco e
Chiara. Lui è un uomo anziano ma distinto che distribuisce saggi consigli, ma che raramente
vengono ascoltati.
Sullo sfondo delle vicende di questi uomini e donne normali, c’è Torino. Torino con le sue strade,
il fiume e le montagne. Torino e la sua magia.
Alla fine, la vera protagonista di questo manoscritto è la città di Torino.
Ovviamente non posso giudicare negativamente l’autore, ma purtroppo per me ha usato un
linguaggio stentato e faticoso.
Il libro è breve e parla soprattutto del ritmo del cambiamento della tecnologia e quindi nella
difficoltà nel parlare tra di noi. Infinite tutte le storie si vanno a intrecciare.
Purtroppo per me, il complesso non mi ha convinto del tutto.
Consiglio il libro a tutte quelle persone intellettuali e a cui piacciono i poeti.
Quindi per tutti questi motivi non posso dare tante stelle.