mercoledì 18 marzo 2020

Recensione "Viola di notte" di Ilaria Bianchi edito BookaBook

Viola di notte

TITOLO: Viola di notte
AUTRICE: Ilaria Bianchi
EDITORE: BookaBook
GENERE: Narrativa
PAGINE: 285
PREZZO: €14,00 CARTACEO // 
DATA USCITA: 20 Febbraio 2020
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TRAMA
Viola si sente diversa dagli altri. La sua solitudine è così profonda da spingerla a scrivere i suoi pensieri in un diario per poi lasciarli in balia del destino sulla ruota panoramica di un luna park l'ultimo giorno d'estate. Mattia ha una vita perfetta, ma la morte improvvisa di Matteo, il fratello gemello, apre una voragine all'interno del suo maniacale controllo su ogni cosa. È in una notte tra tante che salendo sulla ruota panoramica di un luna park trova il diario di una certa "Viola di notte". Leggendolo, Mattia inizierà il suo primo viaggio dentro se stesso. Viola di notte è un percorso dentro le debolezze e le paure che viviamo almeno una volta nella vita. È un viaggio all'interno di un amore diverso dagli altri, un amore che non si dimentica, un amore in cui essere quello che si è diventa l'unica regola da seguire per non sbagliare mai.

Questo libro mi ha sempre ispirato perché in moltissimi blog ho trovato recensioni veramente molto positive.
All'inizio che ho letto la trama non pensavo che il libro potesse essere così tanto bello e solo dopo averlo letto sono riuscita a capire il suo vero significato.
Ho amato tutto, soprattutto la crescita emotiva del protagonista principale nonché protagonista maschile che a mio avviso è stato strutturato ed elaborato magnificamente, non mi aspettavo che un'autrice potesse immedesimarsi e dare vita ad un personaggio maschile così realistico e significatvo.
"Viola di notte" ha la caratteristica di essere originale, tra tutti i libri che ho letto questo è senza dubbio quello con meno cliché e che mi abbia stupito non solo a livello stilistico e narrativo, ma a livello strutturale; in quanto la storia è stata ben studiata nei minimi particolari.
Durante la lettura le mie esclamazioni sono state sempre e tutte "Wow". La suspense è cresciuta tantissimo e non potevo immaginarlo perché i primi capitolo sono risultati abbastanza lenti, ma solo dopo ho capito che l'intento dell'autrice era creare questo livello di introduzione con lo scopo di stupire il lettore il meglio possibile.
I protagonisti sono multipli, ma quelli importanti sono tre: Viola, Mattia e Matteo che anche se non è una persona fisica riesce ad emergere tramite lettere, ricordi e ciò fa si che influisca sulla vita, pensieri ed emozioni dei protagonisti fisici della storia.
Quando il libro era in lettura mi domandavo in continuazione perché l'autrice non abbia scelto di usare la prima persona, che per mio gusto personale, riesce sempre a catapultare il lettore dentro il libro e renderlo parte di esso, in questo libro io non mi sono sentita integrata, ma sono riuscita a capire il perché di questa scelta.
Ho capito che l'intendo dell'autrice era raccontare una storia affinché il lettore entrasse in sintonia non con la storia stessa, ma con l'autrice e con il messaggio che essa voleva far emergere.
Ho visto che l'autrice ha messo dentro il libro tutta se stessa e dopo aver avuto un confronto con lei e dicendomi queste identiche parole "Non è soltanto un libro: Viola è la nostra parte emotiva e Mattia è la nostra parte razionale"  mi sono resa conto che il libro è l'autrice e l'autrice è il libro.
Un consiglio da un lettore ad un altro lettore, la trama non è il libro. Perché come in molti casi, tra cui questo, la sinossi è stata solo un velo trasparente che lasciava intravedere e non vedere completamente il libro.

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