venerdì 8 novembre 2019

Recensione "L'opale perduto" di Lauren Kate edito Rizzoli


TITOLO: L'opale Perduto
AUTRICE: Lauren kate
EDITORE: Rizzoli
PAGINE: 352
PREZZO: €18,00 CARTACEO // €9,99 EBOOK
DATA USCITA: 3 Settembre 2019
LINK D'ACQUISTO: Qui


TRAMA
È una cupa notte di dicembre del 1725, Venezia è stretta nella morsa dell'inverno. Violetta, cinque anni, si è rifugiata nella soffitta dell'istituto per trovatelli noto come Ospedale degli Incurabili, dove vive. Oltre il vetro gelido di una finestra, con la sua bambola stretta al petto, sente il canto soave di una donna, giù in strada, e la vede abbandonare un bambino nella ruota. Dieci anni dopo, in quella stessa soffitta piena di vecchi indumenti e violini rotti dove lei continua a sognare una vita libera, Violetta incontra Mino. Violinista dell'ala maschile dell'orfanotrofio e primo essere umano capace di farle intravedere, attraverso il soffio suggestivo della musica, un orizzonte di speranza. Ma questa inaspettata magia ancora non basta: troppo urgente è il desiderio di Violetta di diventare una cantante, e potrebbe essere un desiderio maledetto… Dopo il successo mondiale della saga di Fallen, ecco il nuovo romanzo di Lauren Kate: la storia di un amore ostacolato, in una Venezia magnifica e crudele, città delle maschere, luogo perfetto dove nascondere, fin che si può, i trasalimenti del cuore.

Lauren Kate mi ha stupita molto, di questa autrice avevo già letto i primi due volumi della saga Fallen e con quest'ultimo suo romanzo ho notato molto la sua crescita stilistica.
L'opale perduto è sicuramente un libro molto, ma molto coinvolgente; fin dalle prime pagine l'autrice ha saputo immergermi in un mondo nuovo per me, nella Venezia del 1725. 
Non leggo molto spesso i libri ambientati in epoche molto arretrate, ma la decisione di leggere questo libro è stata dettata da una delle mie più grande passioni: la musica. In quanto, se non si fosse ancora capito dalla trama "L'opale perduto" racconta la storia di due ragazzi orfani che si trovano all'interno di un orfanotrofio, nella quale all'interno si eseguono delle discipline e delle regole molto rigide. La musica è la disciplina che ogni ragazzo orfano è tenuto a studiare e ad eseguire.
I ragazzi e le ragazze sono obbligati a non avere rapporti con il sesso opposto, ma è strano come il destino faccia incrociare e scontrare le vite di Mino e Violetta. Tutti e due con un passato incerto, nascosto, ma collegato fra loro.
Ammetto che i nomi non mi piacciono per niente, però li ho trovati adatti a quell'epoca.
In questo libro, si ha una forte crescita caratteriale e fisica dei protagonisti principali durante lo scorrere del tempo, perché una delle caratteristiche principali dell'autrice oltre a deliziarci di molte descrizioni senza mai annoiarci è il raccontare la storia dei protagonisti anche, nei vari anni a seguire.
L'epilogo è una delle parti più belle del libro, oltre all'inizio, dove appunto inizia tutta la storia, quindi a parer mio è la parte più bella.
La vita era come la musica. Se cambiavi una sola nota, cambiavi la melodia.
L'autrice ha saputo stupirmi davvero con poco, ho capito molto da questo libro e non pensavo che potesse piacermi così tanto. Gli insegnamenti che ha voluto darci Lauren Kate sono davvero tanti e tutti, sono riusciti ad entrarmi dentro conservando un pezzetto della storia tra Mino e Violetta in me.
Ammetto però, che durante il corso della lettura ci sono state parti davvero lente e che volendo, l'autrice avrebbe potuto togliere, questo penso sia accaduto per due fattori principali: la storia, perché non è ambientata nei giorni nostri, quindi il romanzo prende delle sfaccettature storiche in quanto, Lauren Kate parla di usi e costumi di un epoca passata, ma anche per la scrittura del linguaggio dell'autrice che, per quanto sia semplice non è molto scorrevole, in quanto nel testo troviamo molti dettagli di personaggi, luoghi, pensieri, quindi la descrizione è uno degli elementi fondamentali dell'autrice.
E Violetta si sentì meno sola. Erano due spiriti affini su un tetto.
Sicuramente leggerò anche i futuri libri dell'autrice, perché anche se non è tra le mie preferite mi piace come riesce a strutturare i suoi libri, dando sempre quel tocco di originalità in più.

VOTO:4,5/5⭐


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