mercoledì 3 febbraio 2021

Recensione de" La Bibbia di Kolbrin. L'avvento del Distruttore" di Claudio Colombi

TITOLO: La Bibbia di Kolbrin. L'avvento del Distruttore
AUTORE: Claudio Colombi
EDITORE: Autopubblicato
GENERE: Thriller
PAGINE: 653
PREZZO: €18,00 CARTACEO // €6,99 EBOOK
DATA USCITA: 30 Agosto 2019
LINK AFFILIATO D'AMAZON: Qui
TRAMA 
E se tu conoscessi l’assassino sin dal principio? Se potessi entrare dentro di lui, muoverti e uccidere con lui? Il Distruttore è un serial killer, uccide da trent’anni e non lascia tracce. L’FBI non si è mai avvicinata. E’ un calcolatore, ma il suo mondo viene stravolto quando conosce, e uccide, una giovane studentessa italiana che frequenta l’Università del Texas ad Austin. Per la prima volta ha commesso un errore. Sarà sufficiente a mettere fine alla storia del Distruttore?

Mi piace sempre sperimentare nuovi generi e il thriller è uno di questi anzi, se devo essere sincera io di libri di questo genere ne ho letti molti, soprattutto nel 2020, poi ho un po' abbandonato perché ho preferito altri generi. 
"La bibbia di Kolbrin" non è un thriller qualsiasi, perché conta la bellezza di quasi settecento pagine ed io non sono abitata a leggere libri di questo genere con così tante pagine.
Mi è piaciuto, ma purtroppo non mi ha entusiasmata più di molto.
La trama mi ha colpita fin da subito e ha del potenziale, anzi è davvero strabiliante e fatta benissimo, ma purtroppo questo libro l'ho trovato infinito e proprio per questo non mi ha lasciata nulla.
L'ho iniziato all'incirca a fine settembre ottobre e comunque l'ho finito qualche giorno fa. Ci ho impiegato tantissimo a finirlo e sono comunque una lettrice che legge in modo molto veloce, ma durante la lettura di questo libro sembrava che le pagine non terminassero mai.
La storia è senza alcun dubbio intrigante, fatta benissimo, ma abbastanza lenta. Questa lentezza dipende dalla mole del libro, perché in questo caso, a parer mio, è stata esagerata, le descrizioni le ho trovate eccessive, l'autore descrive ogni singola cosa, oggetto, persona e situazione che sia, ho apprezzato però tantissimo i dialoghi, perché alternati alle prolisse descrizioni li ho travati un momento di "svago", metto il termine tra virgolette, perché non dovevo concentrarmi più di tanto, insomma sono dialoghi e sono fatti per aggiungere qualcosa in più nella storia. Alcuni dialoghi sono stati più importanti di altri, ma li ho preferiti rispetto alla descrizione.
La scrittura dell'autore non son riuscita ad inquadrarla tantissimo, perché oltre al fatto di descrivere tutto nei minimi dettagli l'ho trovata abbastanza semplice e molto scorrevole e non me lo aspettavo, a primo in patto vedendo la mole del libro ho pensato che sicuramente la scrittura sarebbe stata complicata e difficile, invece tutt'altro. Certo, ci sono alcuni termini un po' più difficili di altri, ma mi è piaciuta.
Diciamo che mi sono portata il libro dietro per un bel po' di tempo, mi aspettavo che mi portasse in blocco del lettore, invece niente. Quindi un altro punto a favore per l'autore.

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