lunedì 9 novembre 2020

Recensione del film "Enola Homles" a cura della mia contributor Giada, del profilo insta _lacollezionistadilibri_

DATA USCITA: 23 settembre 2020
REGISTA: Harry Bradbeer
DURATA: 123 min
GENERE: drammatico, giallo, avventura
TRAMA
Enola è la minore della famosa famiglia Holmes. Sua madre, rimasta presto vedova, ha cresciuto la figlia istruendola personalmente: lettura, scienza, sport…rendendo la ragazza arguta ed intelligente.
Il giorno del suo compleanno, Enola scopre che la madre è scomparsa e le ha lasciato dei regali. Una settimana dopo faranno la loro comparsa i suoi fratelli maggiori: il famigerato Sherlock e Mycroft cui è affidata.

Mentre Sherlock riconosce l’intelligenza della sorella, Mycroft è deciso ad affidarla ad un’istitutrice che farà di lei una signorina come si conviene e pronta per essere maritata. Enola si oppone con tutte le sue forze: la madre l’ha educata alla libertà di pensiero e di parola e soprattutto a non sentirsi mai inferiore perché donna.
La ragazzina decide di lasciare la casa per cercare la madre e sul treno incontrerà Tewksbury, marchese di Basilwether, in fuga dall’uomo con la bombetta che però lo raggiunge ed aggredisce. Enola lo salva ed insieme saltano dal treno e proseguono per Londra dove si separeranno.
Enola si traveste da donna sofisticata ed inizia a lasciare una serie di messaggi criptici sui giornali al fine di rintracciare la madre. Proseguendo le ricerche troverà un laboratorio dove la madre ha lasciato degli esplosivi ma, all’uscita, l’uomo con la bombetta l’aggredirà per sapere dove sia il marchese; questo porterà la giovane a decidere di aiutare l’amico anziché proseguire le sue ricerche.
Travestendosi da vedova decide di recarsi a Basilwether dichiarando di essere l’assistente di Sherlock Holmes che nel frattempo ha rintracciato Edith, ex insegnante di jujitso di Enola ed amica della madre che lo reguardisce riguardo il suo comportamento pur ammettendo che la giovane potrebbe aver bisogno di lui. Alla villa Enola fa la conoscenza di Lestrade, amico di Sherlock, che riferirà a Mycroft l’incontro.
Dopo averla rintracciata, il fratello l’affida alle cure dell’istitutrice Miss Harrison. Per fortuna Tewksbury riesce ad entrare nascondendosi in una cesta di vimini e aiuta l’amica a fuggire rubando l’auto dell’istitutrice.
Durante il viaggio Enola decide di recarsi a Basilwether avendo intuito che fosse stato lo zio il mandante delle aggressioni a Tewksbury, purtroppo i due capiranno presto che sono in errore.
Sherlock lascia un messaggio alla sorella per incontrarsi alla Royal Academy ed esprime il desiderio di diventare il tutore della sorella, ruolo che Mycroft gli cede volentieri; non vedendola arrivare i due decidono di andarsene, ma lo sguardo di Sherlock viene attirato da un dettaglio che solo la sorella poteva avergli lasciato.

Al ritorno al suo alloggio Enola trova la madre che le spiega il motivo della sua scomparsa senza spiegazioni: non poteva sopportare che il futuro della figlia fosse in quel mondo e il suo desiderio che la figlia trovasse il suo obiettivo di vita.

 Millie Bobby Brown l’abbaimo conosciuta ed amata per il ruolo di Undici in Stranger Things, ma con questo film ci ha chiarito che qualsiasi ruolo le calza a pennello.
questa storia offre un sacco di spunti di riflessione soprattutto per noi donne: il film è ambientato nell’800, epoca vittoriana in cui la donna doveva seguire una certa etichetta e comportarsi in un certo modo; così non è per la nostra protagonista la cui madre l’ha educata al tiro con l’arco, arti marziali e soprattutto libertà di pensiero e di parola.
Enola Holmes ci insegna che dobbiamo fregarcene del giudizio altrui quando abbiamo ben chiara la nostra strada, infatti mentre Mycroft la considera solo una “ragazzina selvaggia” lei non si lascia mai abbattere ed ha il coraggio di ribellarsi. Ma soprattutto ci insegna che ogni ostacolo che incontreremo sulla strada dovrà essere motivo di forza, un altro tassello da aggiungere al puzzle della realizzazione dei nostri sogni.
Una cosa che mi ha molto colpita di questa straordinaria protagonista è che non se la prende mai con i fratelli, da sempre assenti, o con la madre che l’abbandona ma riesce sempre a mettersi nei panni altrui e capirne le ragioni.

Devo anche aggiungere che mi è partita la ship per Enola e Tewksbury e che spero in un eventuale sequel che li veda crescere e, magari, stare insieme.
In conclusione un film coinvolgente dall’inizio alla fine, con un cast fantastico e una trama con i fiocchi; devo ammettere che io sono una di quelle persone che di fronte ad un giallo mette insieme ogni indizio per capire chi sia il colpevole, in questo caso sono rimasta talmente coinvolta che non ho minimamente pensato a risolvere il mistero ma mi sono lasciata trascinare nella storia.
Merita assolutamente di essere visto, non ne rimarrete delusi.
Piccola curiosità: nei romanzi di Conan Doyle non viene mai citata una sorella minore, la storia di Enola Holmes nasce con i romanzi di Nancy Springer “The Enola Holmes Mysteries”.
Nel cast troviamo Fiona Show, Helena Bonam Carter e Frances de la Tour che abbiamo già incontrato in Harry Potter.

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