TITOLO: La rosa dell'ammiraglio
AUTRICE: Chiara Mattozzi
EDITORE: Albatros Il Filo Editore
GENERE: Storico
PAGINE: 427
PREZZO: €15,72 CARTACEO // €6,64 EBOOK
DATA USCITA: 24 Febbraio 2019
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TRAMA
Plinio il Vecchio e Rectina La rosa dell’ammiraglio racconta
di un amore profondo e incondizionato, quello tra Plinio il Vecchio, scrittore,
filosofo naturalista, avvocato e comandante militare vissuto tra gli anni Venti
e Settanta d.C. e Rectina, sua coetanea, costretta da sua madre a sposare un
uomo potente, crudele e privo di scrupoli. Un romanzo storico e non solo,
frutto dell’intensa attività di ricerca di Chiara Mattozzi che con diversi
mezzi a sua disposizione ricostruisce fatti realmente accaduti e ci conduce
attraverso un viaggio lungo più di trent’anni alla scoperta delle tradizioni,
della cultura e degli amori della Roma Imperiale.
La Rosa dell’ammiraglio di Chiara Mattozzi
Ho letto questo libro grazie a @tante_piccole_recensioni.
È il mio terzo libro storico in poco più di un mese e devo
dire che sta diventando un genere da me
molto amato, nonostante io abbia sempre creduto di non
esserne all’altezza.
Inizia la storia nel 47 dC, quando il destino deciderà di
far incontrare i due personaggi principali.
Grazie ad una folata di vento, che farà volare la stola a
Salvia Rectina, questa si scontrerà con
Gaio Plinio Secondo e le vite di entrambi non saranno più le
stesse.
Inquadriamo per un attimo i personaggi:
Rectina è sposata con Tasco per accordi da parte della madre
di lei, con la quale è in perenne
conflitto. Non riesce a piegarsi al volere di tutti di
essere la classica matrona romana, succube del
marito. Lei non vuole seguire queste regole e si ribellerà
sempre, picchiata e maltrattata quindi dal
marito, il quale vuole mostrare il suo potere su di lei e
sui servi che maltratta.
Rectina è una donna forte ma nello stesso tempo fragile.
Dopo non esser riuscita a portare a
termine una gravidanza, e dopo aver capito quindi che non
avrebbe mai più potuto avere figli,
tentò il suicidio più volte, ma era sempre determinata ad
aiutare i più deboli, come gli schiavi. È
sempre stata una rivoluzionaria per la vita di quel tempo:
non voleva essere un oggetto per il
marito da ostentare ma si è sempre mostrata attiva per
correggere ciò che non sopportava.
Gaio Plinio Secondo è un uomo colto, bello, devoto alla
famiglia e all’amicizia. Si mostra sempre
disponibile ad aiutare chi fosse in difficoltà. Anche lui
diverso dalle persone del tempo: rispetto agli
uomini che trattavano le donne come esseri inferiori, lui le
apprezzava e le rispettava.
È proprio per questo che le vite di due animi così puri si
sono intrecciate, in un periodo di
corruzione e di soprusi; essi diventarono amanti, ma non
solo. Finalmente erano innamorati e liberi
di essere se stessi, anche se di nascosto.
I luoghi.
Nel racconto si alternano alcune città.
Ercolano dove hanno la casa Rectina e Tasco, Roma dove vive
Gaio Plinio Secondo, dal suo
maestro e amico Pomponio, la villa in campagna di Rectina a
Casalpiano, Como, dove abitava la
Madre e la sorella di Plinio.
Le descrizioni di queste città sono un po’ scarne, forse
perché i protagonisti erano restii a stare in
mezzo alla gente, e quindi passavano le loro giornate nelle
case, di cui invece abbiamo descrizioni
più minuziose.
Il tempo.
Il periodo narrato in questo libro va dal 47 dC al 83 dC.
comprendendo quindi la grande tragedia
dell’eruzione del Vesuvio del 79 dC.
Per quanto riguarda i dialoghi, sono un po’ “semplici”, ma
credo che anche questo sia voluto dalla
scrittrice per farci capire la difficoltà di comunicazione
tra dominae e schiavi, tra marito e moglie,
ecc. in una società come quella di tal periodo dove tutto
era più difficile è impostato alle
apparenze.
La trama è lineare, con qualche colpo di scena grazie alla
rivelazione dei segreti familiari, ma ciò
non toglie la voglia di sapere come finirà il libro.
Mi ha stupito molto questo romanzo, perché nonostante
qualche piccolo errorino, mi ha portato
fino alle ultime pagine con caparbietà e sorpresa finale,
soprattutto nella spiegazione del perché e
del come sia nato questo romanzo.
Conosco da vicino la storia del Vesuvio, per motivi
personali, e devo dire che in quel capitolo ho
provato una sensazione diversa. Ho sentito “la verità”,
quella più spiegata dall’autrice dopo
l’epilogo, in cui spiegherà anche cosa successe alcuni anni
dopo.
Consiglio questo libro per gli amanti di quel tempo, gli
eterni romantici, gli appassionati della storia
tra Ercolano e il Vesuvio, i ribelli e i sognatori.
É sicuramente un libro che leggerò, poiché il periodo romano non stanca mai di affascinarmi e dato che viene trattata anche l'eruzione del Vesuvio, é sicuramente un motivo in più per leggerlo.
RispondiEliminaAmo i libri storici e questo lo terrò di sicuro in considrazione
RispondiEliminaNon ho mai letto nulla di ciò, ma devo ammettere che è un libro che merita di essere letto. Finisce in WL
RispondiEliminaDa come ne parli mi hai completamente catturato aggiunto in wishlist
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