venerdì 23 ottobre 2020

Recensione del film "Astar is born" a cura di Giada del profilo insta _lacollezionistadilibri_


Data di uscita: 11 ottobre 2018 in Italia
Regista: Bradley Cooper 
Durata: 2h 14 min

la TRAMA contiene SPOILER 

Jackson Maine è un famoso cantautore dal passato turbolento: il padre lo ha avuto in età avanzata e la madre, appena diciottenne, è morta di parto; l’assenza della madre e del fratello maggiore, la presenza di un padre alcolista e la malattia che lo tormenta (acufene) spingono il giovane a scaricare i suoi problemi sull’alcol.Una sera, dopo un concerto, incontra Ally nel night club dove lei si esibisce e dove lui cercava semplicemente qualcosa da bere. Jackson riconosce immediatamente il suo talento e le chiede se ha mai composto qualcosa di suo che ascolterà a cappella nel parcheggio di un supermarket dopo una lite.Ally viene invitata al concerto del cantante ma non sa che l’aspetta una sorpresa: Jackson la invita a salire sul palco e insieme cantano la canzone da lei composta (Shallow) e si innamorano.Grazie alle esibizioni successive con Jackson, Ally acquista sempre più notorietà ed un contratto come solista che le impone alcune condizioni quali uno cambio di stile. Il suo primo album diviene un successo al punto da farle guadagnare un Grammy Award come miglior cantautrice esordente.Purtroppo, durante la premiazione Jackson si presenta completamente ubriaco dando il via a una serie di avvenimenti imbarazzanti che lo porteranno alla decisione di entrare in una comunità per disintossicarsi dall’alcol.Due mesi dopo uscirà dalla comunità come nuovo e nella speranza di un nuovo inizio ma il menager di Ally, approfittando della sua assenza, lo accusa di essere un peso per la carriera e la vita in generale della moglie.Tornati a casa Ally gli comunica di essere così felice del suo ritorno al punto di voler annullare la tournèe per stare insieme, ma lui capisce che lo fa mossa dalla paura che lui possa ricadere nell’orrende spirale dell’alcolismo e prende la decisione più drastica: mentre la moglie si esibisce ad un concerto a cui avrebbe dovuto partecipare, si impicca.Ally, distrutta, canterà durante le esequie una canzone che il marito aveva scritto per lei quando iniziò ad avere successo e che fino a quel momento era nascosta fra le pagine del suo diario tirando fuori il suo vero stile e non quello che le fu imposto.



Un film coinvolgente sotto ogni aspetto emotivo e che tratta tematiche importanti e delicate.
Ci fa capire che dietro al mondo delle celebrità che i media ci propongono ci sono storie di esseri umani che come ognuno di noi vivono situazione che incidono anche sulla loro carriera; la differenza è che noi non dobbiamo avere paura costantemente di trovarci sotto i riflettori per uno scivolone.
La cosa che più ho apprezzato è il fatto che non venga “caricato” il fattore suicidio come invece accade in molti altri film o serie in cui sin dall’inizio è chiaro che il protagonista compirà qualche atto estremo. Qui invece non me lo aspettavo fino alla fine, e si speravo nel lieto fine.
Mi sembra fondamentale soffermarmi anche sulle canzoni che caratterizzano questo film e che fanno ormai parte della mia playlist. Anche le canzoni seguono il filo della storia: partiamo da Shallow che parla di rivalsa fino a I’ll never love again che accompagna le esequie di Jackson e che ha una traduzione meravigliosa in italiano. Ve ne lascio un pezzo che sento anche un po' mio: 

“non voglio sentire un altro tocco,
non voglio accendere un altro fuoco,
non voglio conoscere un altro bacio,
nessun altro nome sulle mie labbra
non voglio donare il mio cuore ad un altro straniero
o lasciare che inizi un altro giorno
né lascerò entrare la luce del sole”


credo sia inutile dirvi che piango ogni volta che l’ascolto.

Piccola curiosità: si pensava che il film fosse la vera storia di Lady Gaga ma non è così: la storia è molto simile a quella della cantante ma il tutto è un parallelismo.
C’è inoltre un particolare rivolto alla scena finale in cui canta I’ll never love again: in quel momento la cantante era emotivamente distrutta per aver perso la sua migliore amica Sonja Durham, morta di cancro quel giorno. La cantante ha infatti dichiarato di aver abbandonato il set dopo la chiamata del marito catapultandosi in macchina per raggiungerla, ma purtroppo morì 15 minuti prima del suo arrivo.
Al suo ritorno sul set sono riusciti a terminare la scena, Lady Gaga ha dichiarato che in quel momento tutto ciò che voleva era cantare e vi ha riversato tutto il dolore della sua perdita in quel momento.
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