Recensione de "Tu che mi ricordi il mare" di Brigida Frigione edito New-Book Editore

TITOLO: Tu che mi ricordi il mare

AUTRICE: Brigida Frigione

EDITORE: New-Book edizioni

GENERE: Narrativa generale

PAGINE: 79

PREZZO: €13,00 CARTACEO // €6,99 EBOOK

DATA USCITA: 14 Dicembre 2018

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TRAMA

E potrà essere a Parigi, a Londra, a Napoli, in qualunque posto, ma il destino fissa degli appuntamenti e il nostro arriverà e saremo puntuali, saremo più pronti e ci riconosceremo tra la folla e lo sentiremo ancor prima di vederci. Si tratta sempre e solo d'amore. Di quell'amore che ti divora, ti distrugge, ma sa anche renderti gioioso, vivo. Prima di incontrare qualcuno sembra quasi di non aver mai vissuto: poi tutto cambia. Cambia come guardi le cose con un'altra prospettiva o come inizi a stare davvero al mondo. Cambi tu. Amare è un dono e tutti devono saperlo. Questo libro parla d'amore. Parla di dolore. Parla di vita.

Premetto che sto scrivendo questa recensione accompagnata dalle note di "Dancing on my own" una canzone scritta da Calum Scott, questo perché leggendo questo piccolo capolavoro mi è venuto in mente questo testo, infatti vi consiglio dopo di aver letto questo romanzo di andare a leggere il testo di questa canzone, perché sembra scritta apposta per questo libro. 

E nello stesso momento i cui stavo ascoltando

 una canzone ti pensavo

ho visto un fiore rosso 

su un balcone

e so

che eri Tu.

"Tu che mi ricordi il mare" è un libro il cui contenuto è racchiuso in una lettera, una lettera implicita, il cui destinatario non è solo il diretto interessato, ma penso che la scelta fatta da Brigida sia stata fatta per farci sentire e lasciarci impresso un messaggio. 

Un messaggio d'amore, di speranza, ma anche di dolore e consapevolezza.

Penso che Brigida abbia scritto un capolavoro, ricco di significato, di sentimenti ed emozioni.

Questo libro è poesia e follia allo stesso tempo.

Ho deciso di lasciati andare andandomene anche se io e te non ce ne andiamo mai. Sembriamo agli occhi della gente due malati, due dipendenze cui la cura seppur data sotto fli occhi non la vediamo, non la prendiamo, ma preferiamo restare fatti, fatti di noi. Fatti di noi senza stare insieme. Siamo fatti della stessa malattia.

L'autrice ha una scrittura favolosa. E' poetica, sentimentale, delicata, romantica e molto fluida.

Come ho già detto questo libro non è un romanzo qualsiasi, ma bensì contiene una lettera con tantissimi pensieri che io, opportunamente mi sono sottolineata e segnata. 

Pensieri impressi nella mia testa e nel mio cuore, che non mi abbandoneranno così facilmente, anzi mi accompagneranno per sempre. 

Il ragazzo che scrive questa lettera ci racconta attraverso le suo riflessioni il suo amore. Cosa si prova ad amare una persona, all'essere abbandonati e ad essere distrutti da un sentimento che ti logora fin da sotto la pelle. 

Ma c'è chi tra la folla ti prende per mano, ti trova tra mille. E sei visibile. Si, mi sono sentito visibile per qualcuno, io che sono sempre stato l'invisibile.

Poesia. 

E' come se l'autrice attraverso queste pagine abbia voluto raccontare la sua vita, come se ci volesse dare un insegnamento, una morale.

Follia.

Un libro che ti toglie il respiro facendoti andare in apnea dall'inizio fino alla fine della lettura.

"Tu che mi ricordi il mare" ci insegna a goderci la vita, a non essere superficiali, non essere menefreghisti perché da un giorno all'altro quello che abbiamo di più caro se ne andrà, lasciando dentro di noi un vuoto immenso. E chi potrà colmare questa lacuna?

Ci segna a sperare, che anche se abbiamo perso tutto il nostro futuro è nelle nostre mani, siamo noi gli artefici.

Chè tu abbia qualcuno accanto

e il poter vedere le stelle nel cielo lo rende magico

o chè tu abbia qualcuno lontano,

ma sentirlo addosso

è poesia incompresa,

ma comprensibile per te.

Saremo lì a goderci le stelle

e sappi che vederle senza di me

non sarà mai la stessa cosa.

Ti va di vederle insieme?

VOTO: 5/5⭐